Gli scarti delle nocciole dallo stabilimento Perugina di San Sisto saranno utilizzati dal gruppo Nestlé per il progetto sperimentale chiamato "Live-Haze" che ha come obiettivo la riduzione e la valorizzazione di quelli agroindustriali e il loro impiego nei mangimi per gli animali in ottica di economia circolare e di sostenibilità nel settore agroalimentare.
Il progetto è finanziato da fondi Progetti di rilevante interesse nazionale del ministero dell'Università e della ricerca a cui fanno parte cinque Atenei italiani: Torino (principal investigator), Catania, Milano, Perugia e Modena e Reggio Emilia.
La Nestlé spiega che le cuticole di nocciola solitamente vengono separate dal frutto durante la fase di tostatura e gestite come scarti. Invece il loro utilizzo alimentare per gli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all'elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al contempo, è considerata una "valida soluzione per contribuire a ridurre gli sprechi a tutti i livelli della filiera, incentivando pratiche di economia circolare".
ph credit pixabay
Commenti
Posta un commento